Dati nel lungo periodo su Erenumab, un antagonista del recettore di CGRP, nell’intero spettro dell’emicrania


I dati di uno studio di estensione in aperto ( OLE, open-label extension ) della durata di 1 anno, che ha fatto seguito a uno studio in doppio cieco di 3 mesi condotto su pazienti con emicrania cronica ( 15 o più giorni di cefalea al mese ), hanno dimostrato in questa popolazione di pazienti una efficacia e una sicurezza sostenute, compreso un potenziale per la conversione a emicrania episodica ( 4-14 giorni di cefalea al mese ).
Inoltre, i risultati a 1 anno dello studio di fase III STRIVE hanno consolidato l’efficacia sostenuta e il profilo di sicurezza di Erenumab nei pazienti con emicrania episodica, compresi i pazienti che avevano tentato e fallito trattamenti preventivi precedenti.

L’emicrania è una malattia altamente debilitante, che esercita un impatto profondo e limitante sulla vita delle persone, ivi incluso il tempo trascorso con i familiari e gli amici, o al lavoro.

Erenumab ( Aimovig ) è il primo anticorpo monoclonale interamente umano che previene l’emicrania mirando specificamente al recettore del peptide correlato al gene della calcitonina ( CGRP, Calcitonin Gene-Related Peptide ).
Va auto-somministrato una volta al mese, tramite l’autoiniettore SureClick, non richiede alcuna dose di carico.

Una analisi esplorativa dei dati dell’estensione in aperto di 1 anno dello studio registrativo che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Erenumab nella prevenzione dell’emicrania cronica ha esaminato il tasso di conversione da emicrania cronica a episodica.
Oltre il 20% degli emicranici cronici soffre di disabilità, con una qualità complessiva della vita notevolmente ridotta.
Inoltre, l’88% dei pazienti con emicrania cronica presenta almeno una comorbidità cronica supplementare, come depressione, ansia o disturbi del sonno.
I risultati a 52 settimane hanno dimostrato che in oltre due terzi dei pazienti con emicrania cronica che ricevevano Erenumab c’è stata una conversione in emicrania episodica dall’ultima dose ricevuta.
I pazienti in cui si è verificata la conversione a emicrania episodica hanno mostrato una riduzione di 11 giorni mensili di emicrania ( MMD, monthly migraine days ) alla settimana 52, da un basale di 17 MMD.
Entrambi i dosaggi hanno prodotto elevati tassi di conversione, con quello della dose da 140 mg numericamente più alto ( 76% ) rispetto a Erenumab 70 mg ( 69% ).

I risultati a 1 anno dello studio di fase III STRIVE ( inclusa la fase in doppio cieco di 24 settimane e la fase di trattamento attivo [ ATP, active treatment phase ] di 28 settimane ) hanno dimostrato che Erenumab ha dimostrato una efficacia sostenuta nella prevenzione dell’emicrania episodica, nonché un profilo di sicurezza paragonabile a quello osservato in studi precedenti.

Alla settimana 52 i pazienti che avevano ricevuto Erenumab 70 mg o 140 mg a partire dalla settimana 24 avevano una media rispettivamente di 4.2 e 4.6 MMD in meno rispetto al basale dello studio ( 8.3 MMD ).
I pazienti hanno anche continuato a sperimentare miglioramenti durante la fase di trattamento attivo ( rispettivamente 1.1 e 1.8 MMD in meno ).
Inoltre, una analisi dei tassi di risposta dal basale ha dimostrato che oltre 6 pazienti su 10 con entrambe le dosi di Erenumab hanno ottenuto il 50% di riduzione dei MMD; circa 4 su 10 hanno avuto una riduzione del 75% dei MMD e 1 su 5 era libero dall’emicrania alla settimana 52. ( Xagena_2019 )

Fonte: Novartis, 2019

Xagena_Medicina_2019